Il certificato di agibilità o abitabilità della casa, oggi rinominato SCA (segnalazione certificata di agibilità), è un documento che quando non in possesso dei venditori può creare confusione in caso di vendita. Vediamo insieme di cosa si tratta e quali sono i passaggi da effettuare nel caso sia necessario richiederlo.
Agibilità: a cosa serve e chi la rilascia?
In base all’articolo 24 del testo unico sull’edilizia, per far sì che un edificio rispetti i parametri minimi previsti dalla legge e possegga le condizioni di igiene, salubrità e sicurezza, a seguito di edificazione o di interventi determinati deve essere provvisto del certificato di agibilità. Il documento viene rilasciato dal Comune in cui è ubicato l’immobile ed è obbligatoria la consegna del documento in caso di compravendita per i nuovi edifici, edificati dal 30/06/2003. Il tecnico incaricato dovrà presentare la documentazione completa, che vedremo nel dettaglio di seguito, al Comune dove è ubicato l’immobile, presso lo sportello unico dell’edilizia.
Agibilità casa: i requisiti
- altezza soffitti minimo 2,70 m, per corridoi e soppalchi altezza minima 2,40 m
- dimensioni camera letto singola minimo 9 mq
- dimensione camera da letto doppia minimo 14 mq
- dimensione monolocale per due persone minimo 38 mq totali
- dimensione monolocale per una persona minimo 28 mq totali
- rapporto aeroilluminante per ogni camera minimo 1/8 della superficie calpestabile
Casa senza agibilità: quali sono i rischi?
La vendita di un immobile non agibile, oltre al risarcimento del danno all’acquirente, può portare anche alla risoluzione del contratto con la restituzione del doppio della caparra versata. Diversa è la situazione se la parte acquirente sia stata messa a conoscenza della mancanza di tale documento, sin dalle prime trattative, ed abbia accettato la condizione dell’immobile, a quel punto sarà legittima la vendita. Un immobile senza il certificato può essere quindi commerciabile, poiché non è un documento essenziale per la compravendita, chiaramente le parti dovranno, da subito, comunicare la mancanza o meno del certificato.
Come richiedere e ottenere l’agibilità della casa
Come già specificato in precedenza, il certificato di agibilità viene rilasciato dal Comune in cui è ubicato l’immobile. Fino a poco tempo fa, trascorsi 60 giorni dalla presentazione della domanda, la pratica poteva considerarsi idonea e vigeva il silenzio-assenso, entro tempi tecnici medio-lunghi il Comune avrebbe rilasciato il certificato completo.
Oggi con la SCA (segnalazione certificata di agibilità) sarà il tecnico abilitato che con una auto certificazione dichiarerà che l’immobile è dotato dei requisiti necessari per il rilascio del certificato, sarà poi l’ufficio predisposto a controllare la correttezza della documentazione presentata. Il certificato inoltre potrà essere richiesto anche per la singola unità immobiliare all’interno di un edificio (quando quest’ultimo ne sia sprovvisto), purché l’unità immobiliare sia funzionalmente autonoma, a quel punto avremo un’agibilità parziale.
Vediamo insieme quali documenti presentare per precedere al rilascio del certificato:
- certificato di conformità degli impianti idrici, del gas ed elettrici
- dichiarazione di un professionista abilitato, che certifichi la presenza delle condizioni essenziali riguardanti la sicurezza, il risparmio energetico, e la salubrità dell’edificio
- titoli riguardo l’eventuale aggiornamento catastale o l’accatastamento dell’edificio
- se presente un ascensore nell’edificio, la certificazione della messa a norma
- impianto di protezione antincendio
Chi presenta il certificato?
- il proprietario
- il soggetto che ha presentato la SCIA
- colui che è titolare del permesso di costruire
- i loro successori o aventi causa
Agibilità della casa: quanto costa?
- 2 marche da bollo da 16 euro ciascuna
- da 200 a 400 euro per il rilascio della conformità degli impianti (il costo si intende per ogni singolo certificato)
- da 600 a 4.500 euro per il collaudo statico, qualora necessario
- dai 500 ai 1.200 euro per la presentazione della SCA da parte del tecnico incaricato
- diritti di segreteria del comune in cui è ubicato l’immobile, 150 euro (variabili a seconda del Comune)