Dettaglio di un immobile

Crowdfunding immobiliare

Hai voglia di investire su un progetto immobiliare? Il crowdfunding fa proprio al tuo caso! Questo fenomeno è nato negli Stati Uniti d’America e da qualche anno è arrivato anche in Italia. Oggi, on line, è possibile creare da parte di una società o dal singolo individuo, una raccolta di capitali per far sì che venga finanziato un proprio progetto, restituendo agli investitori la somma ricevuta oltre interessi.

Cos’è il crowdfunding immobiliare

Il crowdfunding immobiliare è una forma di raccolta capitali ed è divisa in due tipologie:
  • Lending crowdfunding: nel mondo dell’immobiliare si parla principalmente di lending crowdfunding, riferito all’acquisto di un’abitazione, dove il soggetto interessato all’acquisto di un immobile, ha la possibilità, attraverso piattaforme on line dedicate, di creare una campagna di raccolta fondi ed anziché rivolgersi ad un istituto bancario per ottenere liquidità, potrà ricevere da parte di soggetti somme di denaro che poi restituirà maggiorate di interessi.
  • Equity crowdfunding: questa tipologia di crowdfunding permette al “finanziatore” di avere in cambio delle quote societarie o azioni. Il finanziatore diventa, dunque, socio della società responsabile del progetto, come se acquistasse un titolo azionario.

Crowdfunding immobiliare: come funziona?

In primo luogo, l’azienda proponente deve scegliere con cura la piattaforma di crowdfunding, ovvero il portale che mette in contatto domanda e offerta, per raccogliere la liquidità necessaria, stabilendo già la cifra di cui necessita, per la costruzione o l’acquisto degli immobili che sono l’oggetto del progetto.

Le piattaforme serie valutano la società e il business plan nel dettaglio prima di decidere se accogliere il progetto all’interno della piattaforma. Una volta aperta la campagna, gli investitori possono liberamente investire sul progetto immobiliare.

Se la campagna raggiunge il plafond fissato e si chiude con successo, l’investitore, al termine del progetto, riceve la somma investita maggiorata dall’interesse previsto, direttamente sul suo conto. Se la campagna non va a buon fine perché non si raggiunge il capitale minimo, le cifre investite saranno restituite agli investitori.

Conviene fare crowdfunding immobiliare? Quali sono i rischi

Come per qualsiasi tipologia di investimento, anche il crowdfunding immobiliare può avere dei rischi. Per quanto riguarda il lending crowdfunding il grado di rischio a cui si è esposti è minimo perché non si è obbligati come nell’equity crowdfunding, a diventare socio del progetto; dunque, non si può perdere il capitale investito.

In ogni caso, dal punto di vista del finanziato (chi vuole investire nell’immobile e utilizza il crowdfunding per raccogliere liquidità), il crowdfunding non è rischioso, l’unico rischio è il fallimento della campagna raccolta fondi, non da sottovalutare, poiché non è semplice presentare un progetto convincente e ottenere liquidità.

Ma la vera domanda da porsi è: il crowdfunding immobiliare va preso in considerazione? La risposta è assolutamente sì!

Da sempre l’investimento nel settore immobiliare viene considerato uno dei più sicuri e solidi. Con l’avvento del crowdfunding questa tipologia di investimento è alla portata di tutti con l’assenza quasi totale della parte burocratica; l’opportunità di entrare a cifre contenute nel mercato immobiliare senza doversi preoccupare direttamente della costruzione, ristrutturazione, affitto e vendita; l’ottimo rapporto rischio-rendimento e i tassi di interesse sono molto interessanti e assicurano un ottimo rendimento attestato intorno al 10% annuo. Il crowdfunding immobiliare è, dunque, un mercato libero efficace e soprattutto meritocratico.

I migliori crowdfunding immobiliari in Italia e all’estero

In Italia il fenomeno del crowdfunding immobiliare è più giovane rispetto agli USA e il resto d’Europa, dunque, i suoi volumi sono più bassi rispetto al suo vero potenziale. Esistono diverse piattaforme crowdfunding da utilizzare e si dividono in due tipologie:
  • a carattere generalista
  • a carattere verticale, dedicato esclusivamente ad uno specifico ambito creativo.

Di seguito, una lista delle migliori piattaforme.

Kickstarter: la piattaforma di crowdfunding più conosciuta e di maggior successo che sostiene i responsabili dei progetti negli USA, Regno Unito, Canada, Germania, Giappone e Francia. Non è ancora presente una versione in italiano.

GoFundMe: tra le piattaforme più popolari, specializzata nel settore della beneficienza e del no profit.

Indiegogo: pioniere nel settore del crowdfunding, nasce come piattaforma per i progetti di creativi e start-up. Dal 2016 consente anche il modello basato su quote per gli investitori commerciali. Nel 2014 è nato il servizio Indiegogo Life, ora chiamato Generosity, diretto alle spese mediche, stati di emergenza e scopi sociali.

DeRev: la piattaforma più conosciuta in Italia, conosciuta tra le migliori cinque piattaforme di crowdfunding in Europa e si riferisce a raccolte fondi per start-up oltre a progetti creativi, e associazioni no profit.

DeRev: la piattaforma più conosciuta in Italia, conosciuta tra le migliori cinque piattaforme di crowdfunding in Europa e si riferisce a raccolte fondi per start-up oltre a progetti creativi, e associazioni no profit.

CrowdFundMe: tra i migliori siti italiani, è il primo portale di equity crowdfunding in Italia quotato in borsa.