Introdotto con il decreto-legge “Rilancio” del 19 maggio 2020, il Superbonus 110% è una misura di incentivazione che punta a rendere più efficienti e più sicure le proprie abitazioni tutelando l’ambiente.
Superbonus 110%, cos’è?
Il Superbonus è un’agevolazione che eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute per specifici interventi antisismici, per impianti di ricarica per i veicoli elettrici negli edifici, interventi in ambito di efficienza energetica, interventi antisismici, in generale ogni intervento che rende la propria abitazione più efficiente e sicura. Quindi il meccanismo prevede che gli interventi possano essere svolti anche a costo zero da tutti i cittadini.
Il Superbonus si suddivide in due categorie:
- Super Ecobonus, che agevola i lavori di riqualificazione energetica.
- Super Sismabonus, che agevola i lavori di adeguamento antisismico
- Cessione del credito, a terzi, banche comprese.
- Sconto in fattura, molte imprese adottano questa metodologia.
- Detrazione in dichiarazione dei redditi.
Quali tipi di interventi si potranno effettuare?
- Isolamento termico, o cappotto termico: deve coprire almeno il 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio.
- Interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di condizionamento invernale esistenti con impianti centralizzati più prestanti ad alta efficienza energetica o pompe di calore.
- Interventi sugli immobili unifamiliari, o su unità indipendenti all’interno di edifici plurifamiliari per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti con impianti per riscaldamento, raffrescamento o fornitura di acqua calda a pompa di calore.
- Interventi antisismici, che rientrano nel cosiddetto sismabonus.
Abbinati ad almeno uno degli interventi sopra elencati sarà possibile far rientrare nell’ecobonus anche gli interventi trainati elencati nell’art. 14 del decreto-legge 63/2013, convertito dalla legge 63/2013. Di seguito alcuni esempi degli interventi trainati:
- Schermature solari
- Efficientamento energetico di tutte le unità immobiliari presenti in un condominio
- Abbattimento di barriere architettoniche
- Installazioni infrastrutture per ricarica veicoli elettrici
- Installazione pannelli solari-collettori solari
- Intervento di acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi
- Installazione di caldaie a biomassa
- Installazione di caldaie a condensazione di classe A
- Intervento combinato antisismico e di riqualificazione energetica
Superbonus 110, requisiti di accesso e documenti
Per poter usufruire del bonus sono richiesti alcuni requisiti di accesso:
- Miglioramento di almeno due classi energetiche, e se non è possibile, di una sola, ma la più alta raggiungibile. L’aumento della classe energetica deve essere certificato da un tecnico abilitato mediante il certificato APE (attestato di prestazione energetica).
- Riduzione del rischio sismico, in questo caso l’unico requisito richiesto è che le abitazioni si trovino nella zona sismica 1, 2, o 3.
Il perimetro normativo del superbonus 110% parte con il decreto rilancio per poi spostarsi sui decreti attuativi del MISE, sui requisiti tecnici e sulle asseverazioni. Si devono comunque prendere in considerazione anche i provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate sulla cessione del credito e lo sconto in fattura. Per facilitare la procedura burocratica è intervenuto il decreto Semplificazioni. Riguardo i documenti c’è una novità importante: per iniziare gli interventi basterà la CILA (comunicazione inizio lavori asseverata). Se si tratta di lavori in un condominio occorre comunque presentare la delibera dell’assemblea condominiale. Bisogna tener presente che sono molteplici i documenti da presentare per ottenere il superbonus sia a inizio lavori, sia durante lo stato avanzamento lavori che a fine lavori, ma la maggior parte dei documenti sono a carico del progettista o del direttore dei lavori, trattandosi di documenti di progetto e di cantiere.
Proroga del superbonus 110 al 2023
Sono state sbloccate le risorse per la proroga del superbonus fino al 2023. È stato confermato grazie all’ok del Consiglio dell’unione Europea al PNRR italiano e alla pubblicazione in gazzetta ufficiale del Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Di seguito le nuove scadenze:
- 30/06/2022, edifici unifamiliari
- 31/12/2022, edifici plurifamiliari e condomini e interventi eseguiti da persone fisiche su edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari se al 30/06/2022 si è raggiunto almeno il 60% dei lavori, se non si è raggiunto tale traguardo la scadenza sarà il 30/06/2022.
- 31/12/2023, interventi eseguiti da IACP, se al 30/06/2023 si è raggiunto almeno il 60% dei lavori, altrimenti la scadenza sarà al 30/06/2023.